Come ogni anno, a novembre scatta l’obbligo sulle strade italiane di circolazione con dotazioni anti sdrucciolamento, per venire incontro alle difficili condizioni climatiche tipiche della stagione fredda.
È ora di riprendere in mano gli pneumatici invernali e rimetterli in pista, onde evitare di correre rischi sull’asfalto reso insidioso dalla pioggia o, nel peggiore dei casi, dalla neve e dal ghiaccio.
Di gomme da neve se ne parla ormai da anni, ma siamo sicuri di sapere tutto?
Ecco 10 cose che è necessario conoscere sugli pneumatici invernali, per affrontare il freddo nel migliore dei modi.
Winter is coming… facciamoci trovare preparati!
10 cose da sapere sugli pneumatici invernali
Come è fatto il battistrada degli pneumatici invernali?
La forma del battistrada degli pneumatici invernali è, naturalmente, diversa da quella delle gomme estive. La particolarità, che li rende perfetti per assicurare grip e aderenza anche sulle superfici più scivolose (come la neve o, peggio ancora, il ghiaccio) è lo speciale disegno a lamelle che li caratterizza.
Simili a quelle che si vedono sugli scarponi degli alpinisti, questi “scalini” garantiscono una presa più salda sul terreno, evitando scivolamenti e slittamenti.
Anche la mescola delle gomme invernali presenta una composizione molto differente dalle altre. Con gli enormi sbalzi termici delle giornate invernali, l’elasticità deve essere davvero al top per non pregiudicare le prestazioni e la sicurezza.
Quando rendono al meglio le gomme invernali?
Sembrerebbe banale dirlo, ma gli pneumatici invernali offrono il meglio di sé quando fa freddo. Molto freddo. Quanto freddo? All’incirca quando la colonnina di mercurio rimane compresa tra i -20° e i 7°.
Tenendo conto del fatto che, al Nord Italia, le temperature medie nei mesi invernali oscillano tra i -1 e i 5/6 gradi, si può tranquillamente dire che questa sia un’ottima freccia nell’arco delle Gomme Winter.
Tra i 7° e i 20° le performance tra invernali ed estive si equivalgono, mentre sopra questa soglia le seconde sono preferibili.
Rimanendo in tema di prestazioni, va sottolineato come, su una superficie innevata, uno pneumatico invernale riduca il tempo di frenata di oltre il 50% rispetto ad una gomma estiva. Davvero non male.
Cosa dice la normativa sulle gomme invernali?
La normativa che regola l’obbligo di dotazioni invernali sulle strade italiane fa parte degli Articoli 6 e 7 (per quanto riguarda le strade comunali) del codice della strada.
Attenzione, la legge non obbliga a montare pneumatici da neve, ma ad avere quantomeno a bordo mezzi antisdrucciolevoli e idonei alla marcia sulla neve o ghiaccio. Tradotto in parole povere: le care e vecchie catene da neve.
Come detto prima, salvo altre disposizioni la finestra temporale della normativa – almeno per quanto riguarda la strade extraurbane – va dal 15 novembre al 15 aprile.
Come si riconoscono gli pneumatici invernali?
Oltre al battistrada, ci sono altri elementi che possono farci distinguere fin da una prima occhiata uno pneumatico invernale da un copertone estivo. Possiamo riassumere la grande famiglia delle gomme Winter in due categorie:
- Quelli semplicemente marchiati con le lettere M e S (Mud e Snow), più conosciuti come Pneumatici Quattro Stagioni o AllSeasons, per i quali è l’azienda produttrice ad “autodichiarare” la loro adattabilità su neve e ghiaccio.
- Quelli etichettati con il pittogramma alpino, il caratteristico fiocco di neve su 3 spicchi, che assicura come la gomma abbia passato severi test e controlli prima di essere omologata come Pneumatico Invernale a tutti gli effetti.
Naturalmente, solo le seconde possono garantire la massima efficacia anche su lunghi chilometraggi e percorrenze su terreni, per così dire, “estremi”. Prima di scegliere, occorre avere ben chiaro in mente il tipo di utilizzo che si intende fare.
Quando cambiare gli Pneumatici Invernali
In questo caso, la normativa è molto simile a quella che regola la “vita” degli pneumatici estivi. Bisogna cambiare le gomme invernali quando lo spessore del battistrada si assottiglia fino a 1,6 millimetri.
Empiricamente, molti consigliano di fare il “test della moneta da 2 €”: appoggiandola sulla scanalatura del battistrada non si dovrebbe riuscire a vedere il bordo, in caso contrario è ora di sostituirli.
Lasciando da parte i rimedi della nonna, se si ha un minimo dubbio sulla tenuta del proprio treno di gomme invernali è sempre meglio rivolgersi a un gommista esperto.
In ogni caso, già quando lo spessore scende sotto ai 4/5 mm le prestazioni calano sensibilmente, un “traguardo” che si raggiunge dopo 40mila Km circa.
Come preservare al meglio gli pneumatici invernali
Dove dobbiamo lasciare gli pneumatici invernali tra aprile e novembre? Nella loro “stagione di letargo”, le gomme invernali si preservano al meglio in ambienti chiusi e asciutti, senza sbalzi termici elevati e se possibile anche freschi.
No, decisamente non è l’identikit del bagagliaio del tuo Suv a luglio/agosto. Molto meglio una cantina, un garage o un capannone. La soluzione migliore? Stoccarli presso l’officina che si occuperà di rimontarli al momento opportuno. Molti gommisti ormai svolgono questo servizio per i propri clienti, molto comodo quando non si ha molto spazio a disposizione.
Qual è la pressione ideale delle gomme da neve?
Per saperlo, ovviamente, la cosa migliore da fare è sempre dare una controllata al manuale dell’auto, in modo tale da essere sicuri di quale sia la pressione ottimale per le gomme invernali (ma anche di quelle estive, of course).
Di norma, però, gli pneumatici invernali svolgono meglio la propria funzione se gonfiati leggermente di più rispetto ai propri “colleghi” dei mesi caldi. Parliamo di uno 0,2 bar in più, poca roba, che però può fare la differenza in termini di efficienza.
Sempre al fine di mantenere alto il livello prestazionale del treno di gomme Winter, ogni 6.000/8.000 Km sarebbe buona cosa scambiare di posto i copertoni dell’asse anteriore e posteriore.
Le gomme invernali vanno montate su tutte le ruote?
In realtà, il codice della strada consente anche di montare pneumatici invernali sulle sole ruote motrici, ma va da sé immaginare quanto la sicurezza ne risenta.
Molto, molto meglio “indossarne” quattro.
Lo stesso discorso vale per le catene da neve. Come abbiamo visto, a norma di legge basterebbero quelle per poter circolare liberamente in inverno sulle strade italiane, ma oltre alla legalità vale la pena tenere d’occhio la salute. Senza contare l’usura a cerchi e ammortizzatori causata dall’eccessivo utilizzo delle catene.
Le gomme da neve hanno una velocità massima consentita?
Oltre a quella che dovrebbe dettare il buon senso, quando si circola in condizioni stradali rese insidiose dalla temperatura e dagli agenti atmosferici, anche la velocità dettata da legge e costruttori ha un limite. In genere questo parametro è stampato sulla gomma stessa.
Il così detto “Codice di Velocità” indica l’andatura massima che lo pneumatico è capace di reggere senza compromettere la sicurezza. Per legge, d’estate non è consentito viaggiare su gomme con codice di velocità inferiore rispetto a quello riportato sul libretto di circolazione.
In inverno, invece, si può scendere sotto al limite imposto dal libretto, ma solo se il codice dello pneumatico non scende sotto al livello Q (ossia 160 km/h).
Anche i 4×4 devono montare gomme invernali?
Codice della strada alla mano, non basta la trazione integrale per circolare liberamente. Ergo, anche le vetture 4×4 devono montare gli pneumatici invernali nelle date indicate.
Occhio alle multe, perché sono decisamente salate. Chiunque venga sorpreso a trasgredire all’interno dei centri abitati può andare incontro a una sanzione compresa tra i 41 e i 168 euro; fuori, si va da 84 a 335 euro. In caso di recidiva, si procederà anche alla decurtazione di tre punti della patente.